“Solo un’Europa “keynesiana” salverà l’Italia”. Intervista a Giorgio Tonini
Ieri a Bruxelles sono stati definiti i “top job”, gli incarichi di vertice, della nuova Commissione E [...]
Ultimi confronti prima del voto sulla riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. Ancora policy e politics si intrecciano. Prevale ora uno ora l’altro aspetto ma in questi ultimi giorni l’attenzione sembra essersi spostata sui contenuti della riforma. Rivediamo alcuni degli argomenti dei sostenitori del no.Una prima questione riguarda gli effetti disrappresentativi della riforma. Si renderebbero meno articolati e meno accountable i rapporti tra eletti ed elettori. Allo stesso tempo la soglia di sbarramento implicita, effetto della riduzione del numero dei seggi in palio, diventerebbe eccessivamente onerosa per i piccoli partiti espressione di minoranze territoriali o d’opinione. [...]
18 Set 2020 • Giorgio Armillei
Si avvicina il referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari. Sarebbe naturale trovare tutti i liberali, conservatori e riformisti, dalla parte del no in rag [...]
14 Ago 2020 • Giorgio Armillei
Potremmo dire un po’ provocatoriamente che le decisioni del Consiglio europeo del [...]
26 Lug 2020 • Giorgio Armillei
[...]
08 Giu 2020 • Giorgio Armillei
Ieri a Bruxelles sono stati definiti i “top job”, gli incarichi di vertice, della nuova Commissione E [...]
Tra le tante cose serie finite nel tritacarne della propaganda nazionalpopulista spicca in questi giorni la questione del regionalismo differenziato. Come sappiamo, a partire dalla riforma del 2001 la nostra Costituzione prevede che, al termine di una procedura complessa che investe Assemblee regionali, Governi regionali, Sindaci, Governo nazionale e Parlamento nazionale [...]
Che si debba tutti guardare con soddisfazione al successo di Milano Cortina 2026, anzi proprio festeggiare, è più che ragionevole. Che tutte le famiglie politico culturali del paese possano intestarsi questa vittoria, ecco, questo è un po' meno ragionevole. Anzi è decisamente inopportuno. Più d’una infatti non sembra poter disporre di qu [...]
Valutare con equilibrio le criticità non significa rinunciare a identificare il cuore dei problemi. Comincio dalla fine e la metto così: con il caso Palamara siamo dentro un classico “il dito e la luna”. Il problema principale non sono Lotti e la sua rete di relazioni, più o meno opportunamente frequentata. Il problema è come si dice di sistema: il CSM e lo squilibrio [...]
di Vittorio Ferla [...]
Dal 5 dicembre 2016 l’opinione pubblica riformista si divide in tre. Chi ha da subito collocato Lega e M5s dalla stessa parte, due facce del medesimo alloggiamento populista. Due facce naturalmente con storie diverse ma che condividono un nocciolo duro: severo fastidio per le istituzioni liberali, chiusura sovranista anti UE e populismo macroeconomico. Chi ammette un all [...]
Dopo il voto europeo l’Europa, come tutti sappiamo, è di fronte ad una alternativa radicale, di quelle che fanno la storia. O imboccare con decisione la strada dell’unità, per poter esercitare nel mondo quella concreta sovranità che i singoli Stati possono attingere solo attraverso di lei. O non fuoriuscire dalla complessità attuale, di cui a [...]