Osservazioni sull'esito referendario

di Giovanni Bianco Il risultato del referendum costituzionale è più roseo del previsto. Fa un certo effetto vedere Renzi comparire davanti agli schermi con un atteggiamento ben diverso da quello di pochi giorni fa, pronto a riconoscere i meriti dell'avversario, disposto ad affermare la vittoria della democrazia, dimissionario senza se e senza ma. Si chiude una fase della politica italiana? Di certo è giunto al capolinea l'ennesimo tentativo di modificare la Carta Costituzionale con un colpo di mano della maggioranza e, peraltro, con un Parlamento delegittimanto dall'ottima sentenza della Consulta, la n.1/'14, che dichiarò incostituzionale la legge elettorale maggioritaria, il "Procellum", vigente al tempo delle ultime elezioni politiche, quelle del 2013. La Costituzione ha resistito ai tentativi di manipolazione di Craxi, di Berlusconi ed ora di Renzi, sembra esserci, come qualcuno poc'anzi ha osservato, una sorta di "Provvidenza laica" che l'assi [...]

13 Dic 2016 • Giovanni Bianco

Palude, populismo e SI: ancora su Franco Monaco

Il confronto tra il Sì e il No al referendum è stato molto serrato, anche duro in qualche caso. Non conviene trasformare questa fase di confronto democratico in una resa dei conti, a maggior ragione [...]

12 Dic 2016 • Giorgio Armillei

La mia risposta a Franco Monaco

Dal mio punto di vista segnalo che la riflessione è più debitrice di Duverger e della riflessione della sinistra non comunista francese (compresa quella personalista) sulla crisi della Quarta Repubb [...]

10 Dic 2016 • Stefano Ceccanti

Personalizzazione del potere e istituzioni- rileggere Duverger

"Credo che le persone scelgano male gli indirizzi politici in astratto. Un programma e' inseparabile da chi lo deve applicare. Ogni popolo prova un qualche bisogno di personalizzare il potere. E' necessario che le persone si sentano in contatto con chi governa. Nel nostro sistema parlamentare tutto si trovava astutamente combinato affinche' questo bisogno non fosse mai soddisfatto. [...]

Per il presidenzialismo. Forse ci siamo (da "HuffPost" del 7.6.2013)

Forse ci siamo. Di una prossima riforma istituzionale non si può certo essere sicuri, ma si può essere sicuri del fatto che non Le eravamo mai arrivati così vicino. Dal 1954: perché fu De Gasperi il primo a cercare di dare più potere agli elettori nella scelta del governo nazionale.  E fin dalla prima volta a fare resistenza furono i soliti: centristi vari e la sinistra conservatrice guid [...]

Bersaglio fuori centro. Una risposta a c3dem sul semipresidenzialismo

Fiippo Pizzolato su c3 dem prova a contestare l'ascesa dei consensi al semipresidenzialismo (che, non va dimenticato per i lettori di quel sito, trae alimento da un'elaborazione organica di Jacques Maritain del 1943 e dal forte consenso di Esprit e della sinistra cattolico democratica nel referendum del 1962 come ricorda spesso Jacques Delors) con due argomenti che però sembrano andare [...]

Riformare la costituzione: Roma batte Bologna 2 a 0

Come ogni domenica sera è buona norma commentare i risultati. Il big match della giornata si è svolto su due tempi: sabato (a Roma) per la riforma della costituzione, a domenica (a Bologna) per la conservazione della costituzione. Una cosa appare certa: Roma vince se non altro per la limpidezza dell’analisi e dei contenuti. Al netto di ogni altra considerazione pur rilevante, i mali del paese [...]

Un weekend per riformare e non per conservare

Le due manifestazioni in programma a Roma e Bologna nel prossimo weekend sintetizzano plasticamente 30 anni di discussioni e di conflitti sul tema delle riforme costituzionali. Discussioni e conflitti tutt'altro che accademici. Intorno alla riforma della costituzione si gioca infatti una partita politica che vede da un parte i sostenitori della riforma, a beneficio della capacità degli elett [...]

Dagli amici mi guardi Iddio……

La scelta di (ri)presentare in questi giorni la proposta di legge Zanda – Finocchiaro sulle forme che devono assumere le rappresentanze politiche che vogliono sedere in Parlamento per me equivale alla scelta di 101 eletti nelle fila del PD sul non voto a Prodi. Spiego subito perche’. Roma, una settimana dalle elezioni. Il PD, e parte della sinistra, hanno fatto uno sforzo, nella gran parte [...]