Vittorio Bachelet 40 anni dopo, di Stefano Ceccanti

Come ho vissuto il sacrificio di Vittorio Bachelet nel 1980’Quello era il mio ultimo anno di liceo e l’omicidio di Bachelet veniva dopo anni tormentati; in particolare era ancora dentro di noi il terribile ricordo dei cinquantacinque giorni del rapimento di Aldo Moro e della sua uccisione.Quel cognome mi era noto per due degli ambienti che allora con alcuni altri coetanei frequentavo assiduamente: il Movimento Studenti di Azione Cattolica e il gruppo locale Jacques Maritain federato alla Lega Democratica di Pietro Scoppola, Achille Ardigò e Paolo Giuntella. Dal primo avevo imparato il senso non intimistico della cosiddetta scelta religiosa implementata pochi anni prima da Bachelet, che portava con sé la necessità di conoscere approfonditamente i documenti del Concilio e la Costituzione, distinguendo, ma unendo in una doppia fedeltà, il ruolo di creden [...]

28 Mag 2020 • il Landino

I cattolici e l'antivirus liberale, di Giorgio Armillei

Ora che l’Unione europea ha imboccata la strada giusta - policy europea per un problema europeo di policy, senza doversi trasformare in quello che non vuole e non può essere, u [...]

03 Mag 2020 • Giorgio Armillei

Per cosa votiamo domenica 26 maggio, di Giorgio Armillei

Oltre dieci anni fa, con un formidabile uno-due – discorso al Congresso delle Trade Unions del 2006 e discorso al Blenheim Palace del 2007 – Tony Blair squadernava le ragioni per cui continuare a leggere la politica britannica e soprattutto europea con gli occhiali della tradizionale distinzione tra destra e sinistra era sbagliato e dannoso [...]

Rileggendo il 25 aprile, di Giorgio Armillei

La festa del 25 aprile è stata l’occasione per riprendere in mano vecchie letture. Qualche pagina dei libri che nella prima metà degli anni novanta avevano dato vita a un appassionato dibattito in una fase di turbolenta transizione. Liberazione, resistenza, guerra civile irrompevano con nuova energia nella discussione pubblica, fin dentro la celebrazione del 25 aprile. &nb [...]

Errori e misfatti, di Luciano Iannaccone (segue)

Mentre la crisi del 2008 ha avuto cause esterne e globali, la situazione attuale ha in modo assolutamente prevalente cause interne, a partire dalle esternazioni e dalle azioni che hanno connotato nascita ed inizi del nuovo governo gialloverde. Nei primi due trimestri del 2018 il [...]

Raccontare un'altra storia, di Giorgio Armillei

“Un sia pure imperfetto ordine liberale offre più di quanto prende, distribuisce beni pubblici (condizioni favorevoli allo sviluppo economico, sostegno alla democrazia e quindi ai governi per consenso, preservazione della pace) il cui afflusso è nell’interesse di tutti non interrompere”. Cosi Panebianco in un suo recente articolo. [...]

Più liberalismo contro l'ondata illiberale, di Giorgio Armillei

La vulgata vuole che il pontificato di Papa Francesco segni una presa di distanza della Chiesa cattolica dalla stagione liberale che ha dominato la scena mondiale alla fine del XX secolo. Facendo così argine al presunto cedimento del mondo cattolico, anche di quello collocato a sinistra nel PD, di fronte ad una globalizzazione sottomessa alle [...]

La sanità e le illusioni della piazza, di Giorgio Armillei

Populismo penale e gogna mediatica hanno la meglio nella discussione pubblica sui gravi fenomeni della sanità in Umbria. E mettono per l’ennesima volta fuori gioco un livello di confronto più attento e meditato, quello che sarebbe necessario per affrontare seriamente i problemi. Fotonotizie e assalto al PD chiudono la partita [...]

Roberto Ruffilli 31 anni dopo, di Stefano Ceccanti

Un aneddoto per dire cercare di sdebitarsi almeno un po' - senza riuscirci - anche con Beniamino Andreatta.Avevo conosciuto Roberto Ruffilli alcuni anni prima in quel grande luogo di cultura politica che è stata la Lega Democratica di Pietro Scoppola, Achille Ardigò e Paolo Giuntella.In quell’inizio del 1987 all’Arel Roberto Ruffilli e Nino Andreatta, che appunto conoscevano me e [...]