L'illusione del ritorno. Come perdere con Zingaretti, di Giorgio Armillei

La sinistra corbyniana (e pikettyana) è all’opera per dare un significato al voto in Sardegna. Lo schema è semplice. Perché il PD (e attorno al PD il centrosinistra) ha recuperato terreno in questi due turni elettorali rispetto al tonfo del 4 marzo 2018? Per due ragioni. La prima: è tornato ai temi cari alla sinistra, quelli ignorati nella stagione renziana, recuperando così il rapporto con gli elettori M5s e con gli astensionisti di sinistra delusi. La seconda: è tornato alla strategia della coalizione larga che mette insieme di tutto, dal centro alla sinistra estrema che, anche in questo caso, produce il ritorno dei delusi.Le cose stanno effettivamente così? Cominciamo con qualche dato. Due sembrano i macrofenomeni elettorali portatori di novità: lo smottamento in più direzioni dell’elettorato M5s e il saldo dei movimenti (ingresso/uscita) dal [...]

01 Mar 2019 • Giorgio Armillei

Appello per il semipresidenzialismo. Il testo

Oggi guardare l'Italia è un dolore: non riusciamo a credere che un paese così carico di storia e pieno di energie sia mortificato nel suo orgoglio, sfigurato nelle sue speranze, rassegnato al s [...]

09 Feb 2019 • Giorgio Armillei

Esiste ancora il Renzi degli esordi

di Marco Demarie Probabilmente Renzi non è il problema. Chi scrive, pensa che il problema italiano stia in una cultura politica derivante da una cultura popolare, e delle élite, in cui si assommano il massimo dello statalismo e il massimo dell’individualismo: non tra gruppi, ma all’interno di ogni compagine, corpo intermedio, istanza sociale, individuo. Di questo strano, e storico, conn [...]

Perché la mancata chiusura della transizione resta un problema (che si aggrava)

di Stefano Ceccanti (testo inviato a www,c3dem) Mi sembra che il testo di Guido Formigoni per c3 dem che potete leggere qui http://www.c3dem.it/nella-crisi-del-pd-la-crisi-di-un-modello-di-democrazia/ non tenga presente un dato centrale: per funzionare in modo decente una grande democrazia deve disporre di almeno uno di questi due fattori: un sistema forte dei partiti (pochi partiti, disc [...]

La mia spiegazione della mozione Renzi

Presentazione della mozione Renzi di Stefano Ceccanti Pd Aurelio, 23 marzo     Premessa: cosa significa illustrare una mozione tra testo, pre-testo e con-testo Ciascuno di noi che si trovi a illustrare una mozione congressuale prende necessariamente come riferimento tre elementi: il testo scritto nella sua oggettività cercando evid [...]

Appello di credenti per il voto a Macron

A ceux qui confisquent la voix des catholiques, nous répondons que nous allons voter Emmanuel Macron Le vote chrétien, catholique en particulier, n'appartient à personne, et sûrement pas aux factions identitaires. 10/04/2017 Anne Soupa   A ceux qui confisquent la voix des catholiques, nou [...]

Non tutto il male viene per nuocere

Lo squinternato scissionismo di sinistra un risultato positivo indiretto e non voluto l’ha comunque prodotto. Mentre regna la confusione tra i fuoriusciti alle prese con la ricollocazione in un’area già sovraffollata, dentro il PD si delineano tre candidati che occupano le tre caselle nelle quali si va riposizionando la sinistra nelle democrazie avanzate. Renzi si conferma il candidato de [...]

Dossettiano e basta. Come sbagliare su Grillo e dintorni

Guido Formigoni nel suo bel libro su Aldo Moro uscito qualche mese fa lo definisce dossettiano e un po’ degasperiano, facendo così spazio al tentativo di sintetizzare, diciamo così, le esigenze della democrazia come processo di legittimazione con quelle della democrazia come processo di decisione. La democrazia governante, in altri termini. Un giudizio saggio ed equilibrato. Nel guardare no [...]

Il NO perde anche quando vince

La sfera pubblica in una società aperta è questo: dialogo a tutto campo con piena cittadinanza per idee, argomenti, progetti, critiche, si e no, alleanze e conflitti. Le coalizioni del NO, anche quando incorporano spunti e proposte, ci lasciano però sempre perplessi: sono infatti coalizioni per sommatoria e non per convergenza programmatica. Il NO di Trump all'establishment ha vinto le ele [...]

Rosy Bindi: un sincero malinconico tramonto

In un’intervista serrata e sincera a il Fatto del 10 aprile Rosy Bindi mostra tutte le contraddizioni del suo itinerario politico degli ultimi 20 anni. Contraddizioni che non sono ovviamente solo le sue ma di tutta un’area ulivista che ha vissuto dagli anni novanta l’illusione di una politica di sinistra alternativa all’universo liberaldemocratico. Una specie di ulivismo berlingueriano, si [...]

La prossima rivoluzione francese

In principio era la distinzione destra – sinistra, una distinzione essenzialmente fatta di classi economiche e di fiducia nell’interventismo statale. C’erano certo anche altri fattori all’opera: dove il conflitto tra stato e chiesa, dove quello tra centralismo e federalismo, dove quello tra mondo agricolo e mondo della città. Ma insomma destra sinistra, lungo la linea classe e stato socia [...]