Giovanni Cominelli risponde a Franco Monaco sulla riforma costituzionale su Unità on line
Ecco perché il No alla riforma non è “ulivista” Referendum [...]
[media-credit id=67 align="alignnone" width="300"][/media-credit] Hanno ragione Stefano Ceccanti ed Umberto Minopoli: mentre Giorgio Tonini vedeva nel tavolo Pd-5 Stelle la possibilità di portare questi ultimi ad una scelta europea, molta parte dei dirigenti aperturisti Pd l’hanno cavalcata come la grande occasione di riportare il partito, grazie ai grillini, nel mondo apparentemente rassicurante della spesa pubblica in deficit e dell’assistenzialismo. Una “sinistra di lotta” collocata al governo, per liquidare definitivamente il “renzismo”, ma anche la ragion d’essere profonda del partito democratico. E pronta ad accogliere, con qualche attenuazione, il vento del fondamentalismo: da quello anti-industriale ed [...]
22 Mag 2018 • Stefano Ceccanti
L’appello al PD, perché decida chi vuole essere, è stato firmato da un gruppo di “cattolici democratici” (Paolo Acanfora, Giovanni Battista Armelloni, Enzo Balb [...]
21 Mag 2018 • Stefano Ceccanti
Bizzarra e un po’ deludente la reazione della cultura costituzionalistica italiana alla nascita del governo giallo-verde. O per dire meglio di quella parte della cultura costituzionalistica che dai [...]
21 Mag 2018 • Giorgio Armillei
Le anticipazioni sul contratto di governo versione 1.0 hanno fatto barcollare molti fiancheggiatori e compagni di strada della maggioranza giallo-verde. Eppure non ci sono sconvolgenti novità per chi [...]
16 Mag 2018 • Giorgio Armillei
Ecco perché il No alla riforma non è “ulivista” Referendum [...]
Valerio Onida sul Corsera continua coerentemente (dal suo punto di vista) a battersi contro il sistema a maggioranza garantita con secondo turno di ballottaggio, battaglia che ha iniziato col parere di minoranza nella commissione dei cosiddetti saggi del Governo Letta, dove esso fu proposto a larga maggioranza, prima di essere tradotto nell'Italicum. Premesso che sul piano strettamente polit [...]
Le divisioni di Renzi Confindustria, Cisl, Acli, intellò, Mr. preferenze e altri. La conta dei potenziali “sì” al referendum di David Allegranti | 18 Agosto 2016 Roma. Quante divisioni ha il Papa, in questo caso Matteo Renzi? L’estate sta finendo, l’autunno costituzionale sta arrivando, il referendum incombe ed è l’unica cosa di cui il Pd riesce a parlare ininterrottamente [...]
l’intervista Milano, 17 agosto 2016 - Corriere della Sera Segni, «Al referendum voterò a favore o il Paese sarà ingovernabile Ma quanti errori nella riforma» Mario Segni, tra i promotori del referendum del 1993 per permise il passaggio al maggioritario: «Non torniamo al proporzionale rischiamo di gettare il Paese nel caos» di Cesare Zapperi Professor Mario Segni, lei che h [...]
POLITICA Ceccanti: "Referendum, ribalteremo i sondaggi negativi, ci serve tempo per i contenuti" Il voto sulla riforma costituzionale divide le Feste dell’Unità. Il costituzionalista: "Non si tratta di una valutazione sul governo o su una formula politica" di CARMELO LOPAPA 15 Agosto 2016 ROMA - I sondaggi continuano a dare il No in vantaggio, seppure di misura. Professor Stefano [...]
Arturo Parisi: “Il mio sì al referendum è nel solco dell’Ulivo” L’ex ministro della Difesa benedice la riforma, ma invita Renzi a riconoscere i meriti di chi lo ha preceduto ANSA Arturo Parisi Ideologo dell’Ulivo di Romano Prodi e «inventore» delle primarie Romano Prodi Con Romano Prodi, Parisi ha condiviso le sfide dei governi dell’Ulivo del 1996 e 2006 14/08/2016 CARL [...]
di Maurizio Viroli Ho cambiato idea: al referendum sulla riforma costituzionale voterò sì. Mi rendo conto di deludere gli amici del Fatto che hanno fino ad oggi ospitato i miei articoli in favore del no, ma non posso fare altro. A costringermi a modificare le mie posizioni è stato l’ispirato discorso di Matteo Renzi al Festival dell’Unità di Bosco Albergati (Modena), in particolare la [...]
http://www.bastaunsi.it/riforma-ravviva-missione-costituzione/ [...]
Di solito alza i toni della polemica chi ha pochi argomenti dalla sua parte. Oggi tocca alla minoranza del Pd ricordarci questa regola. La minoranza del Pd dice che voterà No al referendum se non si cambia l'Italicum. Ma nessuna delle opposizioni vuole cambiarlo prima: né il M5s, né il centrodestra. Senza contare che a breve sarà la Corte costituzionale a pronunciarsi sull'Italicum. [...]