Il NO perde anche quando vince

La sfera pubblica in una società aperta è questo: dialogo a tutto campo con piena cittadinanza per idee, argomenti, progetti, critiche, si e no, alleanze e conflitti. Le coalizioni del NO, anche quando incorporano spunti e proposte, ci lasciano però sempre perplessi: sono infatti coalizioni per sommatoria e non per convergenza programmatica. Il NO di Trump all'establishment ha vinto le elezioni ma prodotto una strategia che inciampa un giorno sì e un giorno no. Il NO di Brexit all'UE ha lasciato una scia di rimpianti che ogni giorno si allarga. Non parliamo poi del NO al referendum costituzionale di dicembre che ha prodotto solo qualche partitino in più. Il problema è passare dalla coalizione per sommatoria di NO alla proposta di un SI. E qui le cose si complicano perché il populismo giudiziario – che in questa fase ha l'egemonia su tutte le coalizioni del NO – aggrega consensi quando si tratta di conquistare il mercato dell’attenzione ma si arena, e tend [...]

11 Apr 2017 • Giorgio Armillei

Rosy Bindi: un sincero malinconico tramonto

In un’intervista serrata e sincera a il Fatto del 10 aprile Rosy Bindi mostra tutte le contraddizioni del suo itinerario politico degli ultimi 20 anni. Contraddizioni che non sono ovviamente solo le [...]

11 Apr 2017 • Giorgio Armillei

La prossima rivoluzione francese

In principio era la distinzione destra – sinistra, una distinzione essenzialmente fatta di classi economiche e di fiducia nell’interventismo statale. C’erano certo anche altri fattori all’oper [...]

10 Mar 2017 • Giorgio Armillei

Sinistra e identità

Tutti a parlare della scissione ma, come si sarebbe detto una volta, i contenuti? Ci riprovano Alesina e Giavazzi, un po’ ripetitivi ma il discorso va preso sul serio e non equivocato. Liberalizzare [...]

22 Feb 2017 • Giorgio Armillei

Il grande abisso (cfr. Lc 16, 19-31)

... Napolitano che interviene a favore del bipolarismo e della legittimità del parlamento! Un monumento di tardiva risipiscenza, un po' ipocrita un po' patetica. Il giudizio ormai è scritto: per l'eternità sarà condannato a spiegare le virtù del bipolarismo ai mostri che ha resuscitato dalla "prima repubblica": Casini, Monti, Letta, ecc. ecc. . Mozart riscriverebbe per lu [...]

HuffPost 05.12.13Porcellum, Francesco Clementi: "Sentenza di gravità inaudita che stimola gli istinti peggiori nel paese e nel parlamento

5 dicembre 2013 Pietro Salvatori Porcellum, Francesco Clementi: "Sentenza di gravità inaudita che stimola gli istinti peggiori nel paese e nel parlamento" Pubblicato: 04/12/2013 Lapresse "La sentenza mi ha notevolmente sorpreso, perché la Corte aveva vari strumenti a disposizione, varie strade percorribili. Il comunicato che è stato diramato fa capire che ha scelto quella di [...]

Manca altro o è già la fine?

La Corte Costituzionale ha scritto e varato la nuova legge elettorale. La democrazia è finita per mano giudiziaria. I giudici hanno tolto l'ultimo spazio politico alla democrazia. Gli storici proveranno a capire cosa è successo stanotte. Ieri la Corte aveva annunziato un rinvio. Chi e come gli avrà fatto cambiare idea? Una legge elettorale c'è: cambiarla sarà impossibile. [...]

Staccare la spina

La confusione francamente insostenibile intorno alla cancellazione dell’IMU – ultimo atto dell’instabilità di un sistema di finanza decentrata che non ha eguali nelle democrazie avanzate, come dice Stefano Piperno nel suo ultimo libro - rappresenta forse il punto di non ritorno nella perdita di credibilità riformista del governo Letta. Il problema non sta nelle coperture di bilancio: il pr [...]

In realtà, cosa ci resta?

Alla fine è stato un pubblico ministero presidente del Senato, pubblico ministero in servizio sull'intero territorio nazionale sino ad un attimo prima della propria candidatura, a portare a compimento la procedura di decadenza da parlamentare di Berlusconi, raggiunta con le procedure che sappiamo. Chi vuole difendere Berlusconi si accomodi. Secondo me dal 2010 aveva cessato di essere un a [...]

Corriere della Sera 26.11.2013 -Il dilemma del candidato di A. Panebianco

Gli ostacoli nella corsa di Renzi Il dilemma del candidato di Angelo Panebianco   Matteo Renzi vincerà, con ogni probabilità, le primarie (aperte) dell’8 dicembre e diventerà così, ufficialmente, il leader del Partito democratico. Solo una bassa affluenza alle urne potrebbe ammaccarlo, offuscarne un po’ la vittoria. Renzi è anche il più probabile candida [...]

Vecchio di vent'anni è D'Alema. Non Renzi

Le intemperanze di D’Alema verso Renzi hanno più di un livello di spiegazione. Per quello più avvincente non ho le competenze e mi devo quindi limitare a richiamarlo, con il rammarico di non saper fare di più. E’ evidente infatti come D’Alema sia destabilizzato da Renzi innanzi tutto sotto il profilo psicologico. Cedono le sue capacità di controllo, frana quel sistema di atteggiamenti ch [...]