Commemorazione Vittorio Bachelet, Camera dei deputati, 12 febbraio 2020: intervento di Stefano Ceccanti

Vittorio Bachelet fu ucciso qualche settimana dopo Piersanti Mattarella e qualche settimana prima dell’arcivescovo di San Salvador monsignor Oscar Arnulfo Romero. Tre persone che hanno avuto in comune non un vago sentimento religioso – oltre alla morte violenta -, ma il fatto di prendere sul serio quanto dichiara all’inizio la costituzione del Concilio Vaticano II Gaudium et spes: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”. Questo Vittorio Bachelet lo aveva appreso soprattutto nella FUCI, come condirettore di ricerca nel 1947, sotto la presidenza di Carlo Alfr [...]

12 Feb 2020 • il Landino

La quarta via, di Giorgio Armillei

Mentre politics e policy continuano a mescolarsi - dal che il PD firma un armistizio sulla prescrizione che non si capisce quanto dipenda dai suoi orientamenti di policy e quanto [...]

09 Feb 2020 • Giorgio Armillei

Lo strano bipolarismo che non c'è, di Giorgio Armillei

Il problema non è l’endorsement: la stampa anglosassone ce lo insegna. Il problema viene fuori quando le cose non vengono dette in modo chiaro ai lettori. Ecco perché la campagna avviata da domenica sera per creare uno sgabello ad un governo M5s è difficile da mandare giù. Grande stampa e media televisivi ammiccano in questa direzione: si distinguono qualche editorialista e qualche commentat [...]

La luce oltre la siepe, di Luciano Iannaccone

Siamo giunti al dunque. In questa settimana il governo italiano o raggiungerà un accordo con la commissione europea per una legge di bilancio riveduta e corretta rispetto alla “manovra del popolo” oppure lo rifiuterà, esponendo l’Italia ad una procedura di infrazione europea e alla sfiducia dei mercati. Nel pri [...]

Non basta comprare tempo, di Luciano Iannaccone

Riuscendo ad evitare per ora la procedura per infrazione delle regole di bilancio da parte della commissione europea il governo italiano ha “comprato tempo” (Marcello Messori) o “guadagnato tempo” (Guido Tabellini). Ma entrambigli autori, e con loro altri economisti, rilevano che non sarà facile usare bene il tempo residuo a disposizione, che durerà al massimo f [...]

Un lungo inverno, di Luciano Iannaccone

Il governo gialloverde non si arresta sulla brutta china imboccata da più di sette mesi e compendiata in una pessima legge di bilancio, che dà un  significativo contributo al declino del Paese.  Legge che produrrà nell’anno in corso un convulso teatro fatto di interventi pasticciati e controproducenti, di confusione operativa e purtroppo di progressivi rilevanti sco [...]

Tra Maduro e il Re di Prussia, di Luciano Iannaccone

Se Nicolas Maduro, il sanguinario despota che in nome del nazional-socialismo chavista condanna il Venezuela alla fame ad alla violenza, fosse di estrema destra anziché di estrema sinistra, l’Italia avrebbe visto da tempo bandiere e mobilitazioni quasi giornaliere. Invece da anni assistiamo al calvario  di un popolo senza che i professionisti del “presidio” si muov [...]

Il cattolicesimo politico come antidoto al populismo, di Giorgio Armillei

Era inevitabile e per molti versi anche auspicabile. Il centenario dell’Appello ai liberi e forti di Sturzo ha messo in moto una discussione pubblica su cattolici, politica e classe dirigente. Inevitabile: è il centenario di un evento cruciale nella storia politica del Novecento. E auspicabile: la semplificazione nazionalpopulista intorno a élite e classi dirigenti è [...]

La lobby peggiore: quella degli asini, di Luciano Iannaccone

L’ottimo Di Maio ha sentenziato che “le peggiori lobbies vogliono la Tav” suscitando l’istintiva reazione riportata nel titolo. Ma è necessario fare chiarezza: gli asini non sono quelli che non sanno. La saggezza antica e moderna vede nella consapevolezza di non sapere l’inizio di un processo di conoscenza. Ognuno di noi non sa, ma chi sa di non sapere trova un [...]

Il Landino l'Europa e i riformisti, di Vittorio Ferla

Fino a pochi anni fa l’Europa era un tema per addetti ai lavori. Oggi non è più così. L’avanzata delle forze populiste che mettono al centro della loro narrativa ideologica l’attacco all’Europa dei burocrati e delle élite sta modificando il quadro politico continentale. Il referendum inglese sulla Brexit che ha riaperto una ferita nel cuore dell’Unione Europe [...]