Per cosa votiamo domenica 26 maggio, di Giorgio Armillei

Oltre dieci anni fa, con un formidabile uno-due – discorso al Congresso delle Trade Unions del 2006 e discorso al Blenheim Palace del 2007 – Tony Blair squadernava le ragioni per cui continuare a leggere la politica britannica e soprattutto europea con gli occhiali della tradizionale distinzione tra destra e sinistra era sbagliato e dannoso. L’asse che divide la politica si stava spostando. La frattura tra destra e sinistra stava per essere sorpassata da quella tra chiusura e apertura, tra nazionalismo e globalizzazione, tra sovranismo e europeismo.La maledizione dell’Irak ha steso una polvere irrespirabile sulle cose fatte e dette da Blair. Eppure il passaggio sul cambiamento della gerarchia nelle fratture politiche era allo stesso tempo appropriato e profetico. La logica inesorabilmente binaria delle elezioni presidenziali francesi del 2002 e dei r [...]

22 Mag 2019 • Giorgio Armillei

Rileggendo il 25 aprile, di Giorgio Armillei

La festa del 25 aprile è stata l’occasione per riprendere in mano vecchie letture. Qualche pagina dei libri che nella prima metà degli anni novanta avevano dato vita a un appa [...]

02 Mag 2019 • Giorgio Armillei

Il PD, le banche e i miti della repubblica

Nella vicenda Visco convivono più dinamiche. Il posizionamento elettorale, non lasciamo campo libero al populismo grillino e leghista; il conflitto interno al PD, Renzi ha perso il referendum e vinto le primarie ma non tutti nel PD sono per così dire d’accordo; l’irrisolto equilibrio fatto di autonomia e di controllo tra banche, politica e regolatori indipendenti. Una situazione velenosa ch [...]

Macron. What else?

Il discorso alla Sorbona di Emmanuel Macron ha riaperto con grande impatto mediatico la discussione sul futuro dell’Unione Europea. Non ho idea di come sia stato ascoltarlo, certo che a leggerlo si resta colpiti. Arduo immaginare stile e toni simili su questo o altri temi in un Gentiloni, in un Rajoy, in una Theresa May. L’ambizione, il tono dell’appello, l’engagement del pubblico e dell [...]

Un testo di Luciano Iannaccone sul M5S

  IL VERO PRIMATO DEI 5STELLE: HANNO INVENTATO LA PIU’ SGANGHERATA OLIGARCHIA DELLA STORIA   Le forme di governo oligarchiche (intese in senso lato) hanno conosciuto e conoscono una indiscutibile fortuna nella dottrina politica. In particolare quelle in cui la selezione avviene sulla base di criteri meritocratici ( il governo collegiale “dei migliori”) e/o attraverso una invest [...]

Conflitto e unità. Chiesa e paese al tempo di Bassetti

Dopo gli anni dell’interventismo episcopale di Ruini, teorizzato esplicitamente nel 1991 e poi praticato fino al 2007 mettendo da parte pezzi di Concilio e magistero di Paolo VI, e gli anni del clerico moderatismo di Bagnasco, plasticamente rappresentato dai due convegni di Todi all’inizio del decennio, si apre la stagione bergoglista di Bassetti. La Conferenza episcopale italiana cambia di nu [...]

Identità e principi

Le democrazie liberali subiscono un duplice attacco. Da una parte il totalitarismo islamico utilizza la violenza per celebrare il suo disprezzo nei confronti della società aperta. Dall’altra il populismo totalitario utilizza la polverizzazione mediatica della sfera pubblica per vendere le sue campagne distruttive. Si tratta di attacchi che nascono dall’esclusione sociale, della povertà, del [...]

Onestà, onestà, onestà......tranne.....

Così anche i pentastellati, per vincere squallidamente le elezioni nella mia Sicilia, hanno aggiunto un "tranne l'abusivismo edilizio" al loro slogan "onestà, onestà, onestà". Certamente si aggiungeranno tanti "tranne" fino alle prossime elezioni amministrative e politiche. Sono sicuro che certi "tranne" non rappresentino cattive connivenze, ma ignoranza culturale e politica che, spess [...]

Bassetti, i cattolici, la politica

Il presidente della Conferenza episcopale italiana Bassetti interviene con decisione nel dibattito sulle politiche di controllo dell’immigrazione. Nulla di strano anche se avremmo preferito ascoltare parole del laicato cattolico, dell’Azione cattolica italiana per esempio, altrettanto decise ed equilibrate. Al contrario di quelle del direttore di Avvenire che, come nel caso dell’endorsment p [...]