ancora su art. 19 dello Statuto Lav...
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Difficile sottrarsi all’esigenza di un bilancio. Libia, Siria, Ucraina, Iraq, Iran: la dottrina dello smart power adottata da Obama e celebrata nei libri di Joseph Nye non sembra accumulare successi ma lasciare solo aperti problemi. O quanto meno accrescere il senso di impotenza. La magica combinazione di diplomazia, leva economica, deterrenza militare e credo liberal sembra non farcela. Lo smart power non funziona di fronte ad uno stato fallito, ad un regime spietato, alla minaccia egemonica di una potenza nucleare regionale, al conflitto indecidibile tra estremismi dell’islam politico. E finisce con il diventare una sbiadita copia del più tradizionale armamentario dei vecchi “realisti” delle relazioni internazionali: appeasement e containment. Concedere all’interlocutore animato da intenzioni aggressive qualcosa sperando che rinunci ai suoi propositi. Impedire che l’interlocutore allarghi la propria sfera di influenza disinteressandosi dei suoi assetti interni. Il vecchi [...]
23 Giu 2014 • Giorgio Armillei
Udienza ai Membri del Consiglio Superiore della Magistratura, 17.06.2014 [B0446] Alle ore 12.15 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padr [...]
17 Giu 2014 • Isabella Nespoli
La semi-svolta di Grillo e i rilanci tattici di Berlusconi riportano al centro il dibattito sulle riforme istituzionali. Legge elettorale, riforma del senato, riforma del titolo V sono tutte in corsa. [...]
17 Giu 2014 • Giorgio Armillei
L’Europa non è mai stata così vicina, ma allo stesso tempo cosìlontana dalla sensibilità politica dei cittadini dei 28 Stati che formanol’Ue. La narrazione che è stata fatta dai partiti e dai [...]
08 Giu 2014 • Giorgio Armillei
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di Marc Lazar La crisi della sinistra riformista europea oggi è oramai un´idea condivisa. Essa non ha motivo di vergognarsi del proprio passato. Ha contribuito a forgiare la democrazia e il welfare e, dunque, un´ampia parte dell´identità europea. Ciò nonostante, il suo modello di cambiamento graduale delle società nel quadro degli Stati-nazione è in via di esaurimento. La sinistra, [...]
di Giovanni Bianco E' trascorso un anno dai fatti di Rosarno. Quegli eventi così gravi e turbolenti, che posero in evidenza il totale e conosciuto dominio della 'ndrangheta sul territorio della locride e della piana di Gioia Tauro, le inumane condizioni di vita degli extracomunitari, nuovi paria ammassati in un quartiere-ghetto periferico, ai margini della società, costretti a lavorar [...]
di Tonio Dell'Olio Sin dal suo sorgere, Libera ha denunciato l’infiltrazione delle mafie nel mondo dello sport. Recentemente è stato pubblicato il bel libro di Daniele Poto “La mafia nel pallone”, una ricerca promossa dalla stessa associazione. Ma rovistando tra le notizie portate alla luce da Wikileaks si apprende che l’ambasciata statunitense a Sofia, da tempo segnalava la forte p [...]
Solo qualche spunto sulle ultime discussioni . Nulla da dire sulla lunga perorazione di Pietro Giordano e non solo – circa i termini generali di una moderna cultura delle relazioni sindacali e di lavoro storicamente ascrivibile alle scelte della Cisl: autonomia, centralità della contrattazione, partecipazione, bilateralità ecc. (che “dovrebbero cominciare a guidare anche il PD”). [...]
"La pace purtroppo, ai nostri tempi, in una società sempre più globalizzata, è minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell’economia". (Dalla LETTERA APOSTOLICA IN FORMA DI “MOTU PROPRIO” DI BENEDETTO XVI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DELLE ATTIVITá ILLEGALI IN CAMPO FINANZIARIO E MONETARIO) ... dun [...]
Mirafiori e Pomigliano. Due esempi di una questione assai più ampia: il rapporto tra la politica e il lavoro. Il lavoro cambia, la sinistra no, titola oggi il Corriere della Sera. E, aggiungo io, il PD tenta un’improbabile terza via: né con la FIOM né con Marchionne. Certo, nel PD si fanno sentire anche i democratici doc, quelli che vogliono muoversi e non restare fermi guardando al passato. [...]
non v’erano dubbi…è sempre lui, il Migliore. [...]
Luca, ho come l’impressione che questa accezione di neoguelfismo definisca un concetto troppo ampio, dentro il quale finiscono troppe cose. Sia insomma afflitta dalla sindrome dello stiramento concettuale. Tre notazioni. Ci saranno pure evoluzioni, dal neoguelfismo alla DC (come da titolo del libro di Scoppola) ma anche momenti di cesura, fratture, discontinuità. Per cui prendere a riferime [...]