La scoperta dell'ovvio: il contratto di governo giallo-verde, di Giorgio Armillei

Le anticipazioni sul contratto di governo versione 1.0 hanno fatto barcollare molti fiancheggiatori e compagni di strada della maggioranza giallo-verde. Eppure non ci sono sconvolgenti novità per chi stia seguendo con attenzione la nuova stagione proporzionalistica della Repubblica italiana. Ci si straccia le vesti per il comitato di conciliazione ma nel quadro del parlamentarismo assoluto, voluto con forza dai no del referendum del 4 dicembre, si tratta di un accorgimento fisiologico. Nelle democrazie proporzionalistiche in cui il cittadino non é arbitro del governo questi (e altri) sono normali meccanismi di concertazione che comprimono il rapporto diretto tra cittadini e istituzioni: è la repubblica dei partiti. Chi ha voluto e vuole ancora oggi un assetto proporzionalistico non può che portarci dritti lì. E se qualcuno storce il naso è proprio in ragione di quella cultura politica della democrazia maggioritaria, personalizzata e governante che si è voluto accantonare. [...]

16 Mag 2018 • Giorgio Armillei

Fare accordi con Thanos? di Giorgio Armillei

Se A uguale B e B uguale C anche A uguale C. Così si è portati a concludere leggendo la relazione Della Cananea, richiesta da Di Maio a un gruppo di analisti indipendenti coordinato dal prof. Giacin [...]

27 Apr 2018 • Giorgio Armillei

Cattolici, Grillo e il triplete

Potremmo chiamarlo il triplete di Grillo. Con l’aiuto di linee difensive rassegnate o peggio ancora complici, il M5s va a segno tre volte sui quotidiani di oggi. Incassa un’intervista di Grillo su Avvenire che non avrebbe sfigurato in un normale house organ del movimento. Vede bollinata dal direttore di Avvenire la sua piattaforma programmatica per almeno il 75% delle questioni. E sulla stessa [...]

Esiste ancora il Renzi degli esordi

di Marco Demarie Probabilmente Renzi non è il problema. Chi scrive, pensa che il problema italiano stia in una cultura politica derivante da una cultura popolare, e delle élite, in cui si assommano il massimo dello statalismo e il massimo dell’individualismo: non tra gruppi, ma all’interno di ogni compagine, corpo intermedio, istanza sociale, individuo. Di questo strano, e storico, conn [...]

Non tutto il male viene per nuocere

Lo squinternato scissionismo di sinistra un risultato positivo indiretto e non voluto l’ha comunque prodotto. Mentre regna la confusione tra i fuoriusciti alle prese con la ricollocazione in un’area già sovraffollata, dentro il PD si delineano tre candidati che occupano le tre caselle nelle quali si va riposizionando la sinistra nelle democrazie avanzate. Renzi si conferma il candidato de [...]

Dossettiano e basta. Come sbagliare su Grillo e dintorni

Guido Formigoni nel suo bel libro su Aldo Moro uscito qualche mese fa lo definisce dossettiano e un po’ degasperiano, facendo così spazio al tentativo di sintetizzare, diciamo così, le esigenze della democrazia come processo di legittimazione con quelle della democrazia come processo di decisione. La democrazia governante, in altri termini. Un giudizio saggio ed equilibrato. Nel guardare no [...]

Il NO perde anche quando vince

La sfera pubblica in una società aperta è questo: dialogo a tutto campo con piena cittadinanza per idee, argomenti, progetti, critiche, si e no, alleanze e conflitti. Le coalizioni del NO, anche quando incorporano spunti e proposte, ci lasciano però sempre perplessi: sono infatti coalizioni per sommatoria e non per convergenza programmatica. Il NO di Trump all'establishment ha vinto le ele [...]

Rosy Bindi: un sincero malinconico tramonto

In un’intervista serrata e sincera a il Fatto del 10 aprile Rosy Bindi mostra tutte le contraddizioni del suo itinerario politico degli ultimi 20 anni. Contraddizioni che non sono ovviamente solo le sue ma di tutta un’area ulivista che ha vissuto dagli anni novanta l’illusione di una politica di sinistra alternativa all’universo liberaldemocratico. Una specie di ulivismo berlingueriano, si [...]

La prossima rivoluzione francese

In principio era la distinzione destra – sinistra, una distinzione essenzialmente fatta di classi economiche e di fiducia nell’interventismo statale. C’erano certo anche altri fattori all’opera: dove il conflitto tra stato e chiesa, dove quello tra centralismo e federalismo, dove quello tra mondo agricolo e mondo della città. Ma insomma destra sinistra, lungo la linea classe e stato socia [...]

Sinistra e identità

Tutti a parlare della scissione ma, come si sarebbe detto una volta, i contenuti? Ci riprovano Alesina e Giavazzi, un po’ ripetitivi ma il discorso va preso sul serio e non equivocato. Liberalizzare l’economia, rendere fluido il mercato del lavoro, ridurre la spesa pubblica, tagliare le regolamentazioni protezionistiche, mercatizzare e rendere più equo il sistema pensionistico: sono tutte pol [...]

Il PD di Veltroni, di Renzi e degli italiani

Comprensibile che il “veltronismo” di Veltroni scaldi i cuori e restituisca spessore e dignità alla discussione nell’Assemblea Nazionale del PD. Il discorso sulle radici da coltivare e sul futuro da conquistare - o da non perdere - sposta il focus sul piano simbolico mentre nel backstage impazzano i calcoli di convenienza su candidature e seggi. Giusto che sia così, l’uso simbolico della [...]