QUANDO SI E' DIVERSI di Luciano Iannaccone
Mario
Draghi ha trascorso gli ultimi giorni da Presidente del Consiglio prima
lottando vittoriosamente all’eurogruppo perché la scelta di combattere il
carogas da retorica diventasse reale. Poi passando le consegne a Giorgia Meloni
ed uscendo di scena con una cordialità ed una signorilità che le telecamere
hanno immortalato.
Per
contrasto il ricordo corre al comportamento del suo predecessore a Palazzo
Chigi: prima una battaglia all’ultimo sangue per non mollare la poltrona, dalla
quale non era stato in grado di garantire consistenza e attuabilità al PNRR.
Poi, quando i suoi intrighi sono falliti, ha mostrato come non solo il volto,
ma anche l’uscita di scena siano lo specchio dell’anima.
Ricordate
il patetico tavolino davanti a Palazzo Chigi, coperto di microfoni, dal quale
ha lanciato gli ultimi messaggi? E successivamente l’uscita dal palazzo, mentre
dai piani superiori del cortile risuonava l’applauso del personale, il tutto venduto
dal solito Casalino come un “unicum” riservato al solo Conte, mentre era
consuetudine consolidata. Solo che prima non avveniva in favore di video ed
audio.
Bisogna
però riconoscere che Conte, che è un
bravo avvocato, riesce a ben applicare anche le astuzie forensi alla
comunicazione politica. E a proposito della guerra in Ucraina è riuscito a fare
un altro piccolo capolavoro: prima la sue iniziative per manifestazioni “per la
pace”, che non nascono da un disegno politico e negoziale delineato o almeno
abbozzato, ma semplicemente da un appello ai sentimenti tanto generico e
pressante quanto equivoco. Poi, quando Berlusconi riservatamente, ma
incautamente ha parlato di temi sostanzialmente analoghi, gli è saltato in
testa come se stessero dicendo il contrario.
E’
proprio così, il professor Conte è capace di rigirare parole e concetti con
grande abilità ed ancor più grande spregiudicatezza. Ma con danno sicuro per
l’Italia e gli italiani. Per questo è un bene per tutti che oggi, 23 ottobre
2022, al passaggio della campanella al Quirinale non ci fosse lui.
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