Maritain: il filosofo della democrazia e della libertà, di Stefano Ceccanti

Maritain: il filosofo della democrazia e della libertà

Intervento di Stefano Ceccanti alla Fuci Sapienza

 

Per una ricostruzione più organica rinvio alla mia Introduzione alla riedizione di questo volume

https://www.morcelliana.net/collane-morcelliana/opere-di-j-maritain/ne-riflessioni-sull-america-9788837235925.html

 

Premessa: una chiosa sul titolo

Il titolo ci dice cosa Maritain è diventato, dopo sofferti passaggi, ma queste non erano le sue posizioni di partenza. E’ un esempio di apprendimento e un invito a nostra volta ad apprendere, ad evolvere.

1.             Il punto di partenza: la Francia dopo la condanna nel ’26 dell’Action Française e la spinta al non conformismo

In Francia a causa della rottura rivoluzionaria, ma anche in Italia a causa della breccia di Porta Pia, fu più marcata la frattura tra coscienza civile e coscienza religiosa e quindi la spinta a chiudersi in nostalgie e in una specie di contro-Stato. L’Action Française portò così all’estremo queste tendenze da portare a una pesante condanna vaticana nel 1926. In qualche modo già Leone XIII aveva provato a trovare una via nuova superando la nostalgia per l’Ancien Régime verso una forma di equidistanza di partenza tra le forme di Stato. Solo che l’equidistanza diventava poi favore per quelle forme che davano più spazio alla Chiesa-istituzione e c’era quindi il rischio di essere strumentalizzati dai regimi autoritari disposti a fare concessioni.

La condanna vaticana crea un clima per lo sviluppo per pensieri “non conformisti”.

Si veda questo testo di fine anni ’60 che lo spiega bene

https://www.ebay.it/itm/363625237533

Maritain è prezioso proprio per le sue contraddizioni, perché non arriva tutto in un colpo alle scelte per democrazia e libertà, ma attraverso concetti compromissori, come quello di “nuova cristianità democratico-profana”, che poi avrebbe abbandonato in seguito. Aiutò la Chiesa perché anch’essa come corpo sociale complesso, si evolve gradualmente.

Era un pensiero contraddittorio ma già in grado di fargli prendere posizione contro il sostegno al franchismo già dalla Guerra Civile e contro il Regime di Vichy.

Per questo Montini, dalla segreteria di Stato vaticana, lo volle già come oratore chiave alla nascita del Miic-Pax Romana a Roma nel 1947. Su questo consiglio la lettura di questo testo di Sugranyes de Franch

https://www.amazon.it/guerra-Spagna-Concilio-Memorie-protagonista/dp/8849806523

qui trovate una ricostruzione della sua biografia

https://www.academia.edu/44894047/Personaggi_di_Pax_Romana_Ramon_Sugranyes

Da non dimenticare, in quel periodo, la collaborazione con De Gaulle culminata come ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, sul quale si veda questo volum

https://www.ibs.it/jacques-maritain-ambasciatore-francia-santa-libro-roberto-fornasier/e/9788838240980

Sono gli anni d'oro della democrazia cristiana alla francese, Mrp (contestata invece da Mounier, che avrebbe preferito un partito misto di cattolici e socialisti già dopo la Liberazione)) che svolge un ruolo determinante per l'incontro tra democrazia e fede religiosa e che nel contesto francese scompare presto per il ben noto pluralismo delle scelte politiche da parte dei credenti (e anche occorre dirlo per un processo di secolarizzazione più accentuato e precedente) rispetto a quello italiano. Già nel 1971 Gustavo Gutierrez, allora assistente degli universitari peruviani Unec/Pax Romana sosteneva che i processi storici imponevano di capovolgere il problema come posto da Maritain: non più come dei cristiani, guidando un processo politico, potessero produrre mediazioni concretamente condivisibili anche da altri, ma come cattolici potessero condividere, collaborare a costruire, progetti politici sorti in gran parte da altri.

2.             Il ruolo successivo: il traghettatore da vecchie a nuove mediazioni

In ottica riformista, di favorire questa evoluzione senza eccessivi strappi, fu poi utilizzato da Montini, nel nuovo ruolo di papa, durante i lavori del Concilio, per concludere con la consegna a lui del Messaggio agli uomini di cultura

https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/speeches/1965/documents/hf_p-vi_spe_19651208_epilogo-concilio-intelletuali.html

Va segnalato in particolare questo passaggio, che segnala il ruolo di traghettatori da vecchie a nuove mediazioni tra l’eterno e il presente:

“Anche per voi abbiamo dunque un messaggio, ed è questo: continuate a cercare, senza stancarvi, senza mai disperare della verità! Ricordate le parole di uno dei vostri grandi amici, sant’Agostino: “Cerchiamo con il desiderio di trovare, e troviamo con il desiderio di cercare ancora”. Felici coloro che, possedendo la verità, la continuano a cercare per rinnovarla, per approfondirla, per donarla agli altri. Felici coloro che, non avendola trovata, camminano verso essa con cuore sincero: che essi cerchino la luce del domani con la luce d’oggi, fino alla pienezza della luce!”

 

3.             In particolare: l’attualità negli Settanta, quella che ci pervenne allora

Maritain fu poi di attualità negli anni Settanta, soprattutto nella Seconda Parte, in sintonia con la stagione politica di Moro e Zaccagnini, per una serie di fattori:

-avendo riscoperto la tradizione costituzionale plurale nordamericana e collaborato a scrivere la Dichiarazione Onu del 1948 mediando tra varie ispirazioni era un modello nello sforzo di influenzare le legislazioni senza che esse potessero essere pensate come coincidenti con le posizioni di una sola parte e nella logica di un ruolo non troppo invadente dello Stato (tema esploso con le legislazioni sui diritti civili e col rischio di bipolarismo etico);

-avendo partecipato dall’esilio alla Resistenza e patrocinato la nascita di partiti democristiani con apertura sociale e non rigidamente dipendenti dalla Gerarchia, si prestava ad una stagione di collaborazione estesa anche ai comunisti per favorirne l’evoluzione (il comunismo come “ultima eresia cristiana”, portatore di esigenze reali, protagonista di un movimento storico contraddittorio), stabilendo una chiara linea di demarcazione ideologica sulla collocazione internazionale europea e atlantica, ma non rinunciando al dialogo e far maturare evoluzioni.

Si vedano in particolare gli atti di questi due importanti convegni

https://www.lafeltrinelli.it/pensiero-politico-di-jacques-maritain-libro-vari/e/9788870304336?awaid=9507&gad_source=1&gclid=Cj0KCQjwqcO_BhDaARIsACz62vMfLBl-fc3278KQgvXzTypkTmwLqysxVnQFBArytHU-BmjBnPnOV9oaAlcPEALw_wcB&awc=9507_1743855881_4d22b91087df5edea2f112469d5a67e3

 

https://www.ibs.it/jacques-maritain-societa-contemporanea-libro-vari/e/9788870304411?gad_source=1&gclid=Cj0KCQjwqcO_BhDaARIsACz62vO9zsLIjrIVOZSaTn3VYSYCeDaKY--JX6kA-cV_pXXTDBqkcJk_lzwaAo8QEALw_wcB

4.             Sviluppi successivi. La Lega Democratica

Ci fu poi tra gli anni Settanta e Ottanta un luogo in cui, a sua volta, un’esperienza collettiva cercò di funzionare come traghettatrice tra le idee di ‘progetto storico’ di Maritain (ancora influenzata dall’idea di una situazione sociologica di maggioranza cattolica) ad una più basata su un’idea di “cultura dei comportamenti”, più nella logica del lievito, anche per preparare una presenza qualificata in un sistema politico che sarebbe stato anche in Italia tendenzialmente bipolare, quella della Lega Democratica e in particolare la riflessione di Pietro Scoppola.

https://www.viella.it/libro/9788867281299

https://www.mondadoristore.it/La-nuova-cristianita-perduta-Pietro-Scoppola/eai978883824066/?utm_source=googleshopping&utm_medium=listing&utm_campaign=cpc&gclsrc=3p.ds&&utm_source=bing&utm_medium=cpc&utm_campaign=Shopping+Standard+%7C+ALL_A+%7C+ALL_D+%7C+All+Products&msclkid=1ccda16754d716158ca8c6967660089e

 

Un compito ancora in larga parte da svolgere.


Intervento tenuto all'incontro organizzato dal Gruppo FUCI dell'Università La Sapienza, 7 aprile 2025

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