Togliatti alla costituente non pensò al pacifismo totale
di Stefano Ceccanti da "il manifesto" di oggi Dopo il 1989 siamo tutti in un mondo più complicato. Non tutto ciò che è legittimo è di per sé opportuno. Ma è anche vero, reciprocamente, che non tutto ciò che si considera inopportuno può essere bollato come illegittimo, soprattutto sulla base dell'articolo 11, un testo scritto in buona parte da coloro che avevano fatto la Resistenza e che, prima ancora, avevano spesso criticato la debolezza delle democrazie contro Hitler e contro Franco. In particolare è importante quanto accadde nella Prima Sottocommissione della Costituente il 3 dicembre 1946. Alla fusione dei due commi originari dell'articolo 11 in uno solo si giunge, su proposta del democristiano Caristia, conseguentemente all'intervento di Palmiro Togliatti, teso a legare in modo indissolubile l’affermazione di principio (il ripudio della guerra, il “cercare di mettere la guerra fuori legge”) con una precisa e realistica scelta di mezzi (“un’organizzazione internazionale nella quale si cominci a vedere affiorare forme di sovranità differenti da quelle vigenti”). Il ripudio della guerra non è scindibile dall’idea che c’è un uso legittimo della forza in un quadro multilaterale da costruire (“si cominci”, diceva appunto Togliatti). Difficile poi non vedere dietro quei lavori della Costituente le tracce dei negoziati difficili condotti da de Gasperi sul Trattato di Pace, perché si discuteva di limitazioni di sovranità in un paese che non l’aveva ancora recuperata, anche in vista della futura ammissione all’Onu (non a caso intervenendo sull’art. 7 e sulle garanzie per le minoranze religiose De Gasperi dice, e non solo per quel tema: “Dobbiamo votare in modo che sia fatto appello al mondo libero degli Stati, al mondo che io so e dico che ci guarda”) ed anche, più in generale, come rileva Pietro Scoppola, la sua originale e profonda impostazione, da ex-suddito, per metà della sua vita, del plurinazionale Impero absburgico, tesa a distinguere nettamente tra nazione e Stato “in contrapposizione anche polemica con le ideologie nazionaliste degenerate in irredentismo”. Insomma, come chiarisce bene da mesi il presidente Napolitano, il tema dell'articolo 11 è il superamento della sovranità assoluta degli Stati, in cui ci inseriamo applicando la risoluzione Onu, e non il pacifismo, più o meno assoluto. Stefano Ceccanti
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