Qualche domanda

1. Dopo l'esplicito attacco all'art.67 della Costituzione (divieto di mandato imperativo come pilastro della democrazia) restano dubbi sul carattere antidemocratico del M5S? (Come mai i cultori della "legalità" e del "sacro testo" tacciono?) 2. Il fatto che si sia così presto arrivati ad un gesto tanto estremo da parte di Grillo non significa che va perdendo il controllo sugli eletti (come prevedibile, anche se ancora prima del previsto)? Mettiamo che voglia andare al voto per fare il pieno, chi garantisce agli attuali parlamentari M5S che li ricandiderà ... Un accordo con Bersani consente loro di maturare la pensione, i precedenti, anche immediati, non mancano. 3. ... ergo: siamo sicuri che non ha alcuna possibilità il formarsi di un governo Pd + una bella fetta di "grillini"? 4. Possiamo considerare che se i liberal del Pd e Renzi nella direzione del loro partito di Mercoledì non dicono chiaramente no a Grillo essi politicamente non sono altro da Bersani (come già ipotizzato) o (ma è equivalente) lo sarebbero pure, ma politicamente non esistono? 5. Non potrebbe Napolitano rifiutarsi di ricevere Grillo nelle consultazioni, non avendo Grillo alcun profilo democratico (né eletto, né capo capo eletto di alcuna organizzazione politica democratica)? La spigliatezza istituzionale sin qui mostrata e celebrata glielo permetterebbe senz'altro; ma: lo farà?

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