Coronavirus. Senso di responsabilità, libertà personali, democrazia.

Non sono convinto che le libertà personali e collettive siano cosa secondaria, tutt'altro.....
Io sono uno dei soggetti maggiormante a rischio Covid19, essendo un cardiopatico ed un ex fumatore che ha rovinato i propri polmoni per 46 anni, ma mi fa riflettere moltissimo questo materialismo imperante, questo annullamento di valori per i quali molta gente ha dato la vita, senza porsi il problema della salute fisica individuale, ma anzi mettendosi in prima linea e rischiando, in quel caso, sì la vita.
Si vuole annullare persino il diritto di fare una passeggiata o una corsa sotto casa.
Ormai si fa di tutta l'erba un fascio, si paragonano i raduni festaioli ai navigli con il fare moto o una corsa (e non importa un fico secco se lo si fa rispettando tutte le disposizioni); si impreca contro il Papa se fa un pellegrinaggio per le vie di Roma, in piena sicurezza, per pregare, ma magari si va dal ferramenta per comprare 3 viti; si chiude il Parlamento e si lasciano in mano al Governo tutte le decisioni, giuste o sbagliate che siano (non voglio immaginare cosa succederebbe se al Governo ci fosse la destra); si impreca contro chi passeggia il cane e poi magari si usano per giorni mascherine e guanti inutili per chi non è infetto, le quali per il loro uso errato diventano, a loro volta, veicolo ideale per il contagio. Si fa egoisticamente incetta di mascherine , non sapendo o sapendo (la cosa sarebbe più grave) che esse servono solo a chi è infetto o in prima linea, e quindi sottraendole alla disponibilità di chi effettivamente li deve usare, come ad esempio chi lavora nei supermercati, gli infermieri domiciliari, ecc.

Nel 2020, anno del Signore, il Parlamento impedisce l'uso del voto a distanza, con motivazioni risalenti al secolo scorso.

Tutto questo succede con il consenso di larghi strati di popolazione e la cosa impressionante è il silenzio plumbeo dei cosidetti intellettuali de noantri, urlanti solo quando il problema riguarda il giardino del vicino o la violazione dei sacri testi delle ideologie del '900.

Se questa è una guerra penso che, come in qualsiasi guerra, non bisogna farsi sopraffare dallo spirito di conservazione personale ed essere almeno consapevoli che le libertà e la democrazia non si possono sospendere, sopratutto quando gli scienziati affermano che è sufficiente  il rispetto delle norme esistenti (già non morbide...) e che il vero problema è il non mantenere le distanze e non fare un'adeguata pulizia personale e delle superfici.
Se ci sono violazioni si facciano un pò di retate ai navigli o a Ponte Milvio; se ci sono stupidi incoscienti che violano le disposizioni, i magistrati li giudichino e li condannino per direttissima, macchiando così la loro fedina penale, ma non si faccia di tutta l'erba un fascio, il gioco del "per colpa di alcuni...."  è antico e di solito ha portato grandi sventure come la perdita della libertà e della democrazia, che a sua volta porta lutti e violenze.

So di non attirare grandi consensi scrivendo queste cose, tutt'altro, ma qualcuno deve pur fare "il lavoro sporco", come quello di dire che una motivazione ci sarà se quasi il 43% dei positivi è in Lombardia e se in 3 regioni - Lombardia, Veneto, Emilia Romagna - risiedono il 67% dei positivi. Qualche motivazione ci sarà se in tutta la Lombardia, prima Regione d'Italia e d'Europa per numero di abitanti, i posti per terapia intensiva non raggiungono le 1100 unità (solo da pochi giorni, non certo all'inizio dell'epidemia). Ci sarà una motivazione se ieri Fontana, anzichè chiedere la requisizione delle cliniche private, chiede la sola "disponibilità" dei medici e degli infermieri.

E' grave dire che negli ultimi 30 anni si sono ceduti ai privati pezzi importanti della sanità pubblica in Lombardia?
E' grave affermare che la gente in casa finirà con l'impazzire se non potrà uscire e che norme ulteriormente restrittive delle libertà personali, metterebbero in discussione il diritto personale e collettivo alla salute previsto dalla Costituzione?
E' grave pensare che mettere in stand bye il Parlamento per un periodo indefinito è molto pericoloso e che città semideserte, in questa situazione, con le redazioni dei giornali, delle TV e della RAI, praticamente vuote, sono ottime condizioni per colpi di mano, sopratutto in un Paese dove si invoca spesso l'uomo forte?
E' grave avere la sensazione, spero probabilmente errata, che le "donazioni" di pacchetti televisivi, telefonici, ecc, sì, sono apprezzabili, ma che in alcuni casi sembrano essere promozioni di prodotti e servizi che, dopo l'emergenza Coronavirus, si spera vengano acquistati da chi ne ha usufruito gratuitamente per un periodo?
E' grave preoccuparsi della salute mentale delle persone?
Mentre scrivo nel mio studio, dalla finestra chiusa, in una strada deserta sotto casa mia, ho sentito litigare per due volte le persone, nello spazio di 15 mn circa; si redargiuscono con veemenza le persone perchè i loro cani fanno i propri bisogni e ciò capita nonostante i padroni avessero il sacchetto in mano pronti a raccoglierli , ma forse, dentro se', contestano la presenza in strada dei padroni non dei loro animali; in farmacia le persone con la mascherina rimproverano pesantemente chi non ne ha, nonostante il cartello "Mascherine esaurite" apposto da giorni e giorni e nonostante che gli stessi farmacisti rcercano di spiegare che tale barriera serva solo a chi è contagiato o è operatore in prima linea.

Non arriveremo (spero) a fare le file dietro la porta di un'armeria, ma certo la salute mentale degli italiani è messa a dura prova e, a mio avviso, non richiede ulteriori strette non meritate da chi si comporta correttamente. Così come questo Paese non merita la sospensione della democrazia, nonostante le urla nel deserto di Stefano Ceccanti.... 

Ci vuole senso di responsabilità ed equilibrio, sia da parte dei cittadini che delle Istituzioni democratiche. Non si può accettare il principio del "tutti colpevoli nessun colpevole".

Si colpiscano i colpevoli e pesantemente, si tutelino le libertà personali e la democrazia.

Adesso lapidatemi sulla pubblica piazza, ma fatelo con argomenti convincenti e non con quelli che leggo normalmente sui social...

Un abbraccio (virtuale eh...) a tutti.



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