da un ricordo di Tullia Zevi da Pagine Ebraiche marzo 2011

Il mensile Pagine Ebraiche del numero di marzo pubblicherà un articolo con il ricordo di Tullia Zevi.  Di tutto l'articolo denso di ricordi, mi ha colpito questa frase che la signora Zevi ripeteva spesso, e che mi sembra interessante ed ancora atutale, da condividere nel Landino, in un momento in cui l'Italia si prepara a commemorare l'unità di Italia e in un momento in cui l'Italia e l'Europa sono prese d'assalto da rifugiati. [....]“Seguo con estremo interesse e molto amore la vitalità di questa minoranza che si rinnova continuamente. Penso che questa continuità dell’ebraismo sia una grande lezione, questa capacità di esistenza, di coesistenza e di tenacia nel mantenere i propri valori. Nel mio impegno nell’ebraismo ho capito che le minoranze sono il sale della democrazia perché attraverso il modo in cui vengono recepite, accettate e garantite le minoranze si misura la temperatura della democrazia di un paese”. Piera Di Segni, Pagine Ebraiche, marzo 2011

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